Trame di materiali di recupero: il rame
Legno, ferro, rame, alluminio… tanti i materiali di recupero che popolano il laboratorio di Algranti LAB nel quartiere Isola a Milano, diretto da Pietro Algranti. Il laboratorio dal 2007 raccoglie e trasforma materiali di ogni genere: bancali e assi da ponte, grondaie, lamiere e metalli simboli di una città che cresce, relitti spiaggiati dal mare, trasformandoli in oggetti, mobili e arredi su misura. Dal riciclo al riuso con grande attenzione alle esigenze dei committenti e all’integrità delle materie.
Oggi ci piace raccontarvi qualcosa in più del rame, uno dei rivestimenti che utilizziamo di più.
Il rame è un elemento chimico con il 29 come numero atomico (magari volete giocarlo al lotto? Suggeriamo la ruota di Firenze che contiene Livorno, la nostra città di provenienza oltre ovviamente Milano, la città dove viviamo e lavoriamo da più di 20 anni… e così son due numeri: 20 e 29). Il suo simbolo è Cu e “oro rosso” il nick name. Utilizzato dalla notte dei tempi, sono stati ritrovati oggetti in rame databili all’8.700 a.C e ne esiste un’ampia testimonianza in tutte le epoche.
Perché il rame è uno dei materiali di recupero che preferiamo? Perché nessuna lastra è uguale all’altra, perché ogni centimetro porta con sé la chiara testimonianza della sua storia, dei suoi viaggi e del suo passato. Ecco che il rame proveniente da una città come Milano è brunito, ha sfumature scure che virano dal verde intenso al marrone mentre il rame del mare è il racconto di quei colori, il rosso si disperde sui toni di un verde brillante che a tratti diventa azzurro.
L’oro è per la dama, l’argento per la fanciulla – il rame per l’artigiano abile nel suo mestiere. Rudyard Kipling